La situazione della Giustizia in Italia nel 2020 – pillola n. 1
Il 29 gennaio è stato inaugurato presso la Corte di Cassazione l’anno giudiziario. Nel corso della cerimonia il Primo Presidente della Corte dott. P. Curzio, ha presentato la “Relazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2020” che fa il punto sull’andamento del sistema nel periodo 30.06.19 – 30.06.20 per la giurisdizione ordinaria (di primo e secondo grado) e nel periodo 01.01 – 31.12.2020 per quanto riguarda la Cassazione.
Durante la cerimonia hanno preso la parola anche il Vice Presidente del CSM, il Ministro di Giustizia, l’Avvocato Generale dello Stato e il Presidente del Consiglio Nazionale Forense.
Il giorno successivo, 30 gennaio, la medesima cerimonia di inaugurazione si è svolta presso tutti i distretti di Corte d’Appello.
In questo post e nei successivi si darà brevemente conto delle osservazioni più rilevanti che emergono dalle varie relazioni.
RELAZIONE SULL’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA IN ITALIA NELL’ANNO 2020 DA PARTE DEL PRIMO PRESIDENTE DELLA CORTE DI CASSAZIONE DOTT. P. CURZIO
a) le carenze di organico:
” … Alla fine del 2020 erano in servizio negli uffici giudiziari n. 9.100 magistrati ordinari, oltre a n. 269 magistrati in tirocinio e n. 248 magistrati collocati fuori ruolo, a fronte di un organico complessivo di n. 10.751 posti (l. n. 145/2018), per cui residuano n. 1.313 posti vacanti negli uffici giudiziari e n. 534 posti da coprire con nuovi concorsi.
Per quanto riguarda la rappresentanza di genere, i magistrati sono equamente distribuiti con una leggera preponderanza di quella femminile (55%). L’organico complessivo era scoperto per una percentuale del 12,61%, equamente distribuita tra magistrati addetti agli uffici giudicanti (-12,63%) e requirenti (-12,54%)”.
“… la magistratura onoraria, che presenta una costante decrescita di presenze, è composta da 1.169 giudici di pace (pianta organica n. 3.512), 2.035 giudici onorari di tribunale (organico previsto di n. 2.714), 328 giudici ausiliari di Corte d’appello (organico di n. 400 unità) e 1.722 vice procuratori onorari (a fronte di un organico di n. 2.080), nonché 13 giudici ausiliari di Corte di cassazione addetti alla Sezione tributaria (organico stabilito in di n. 50 unità)”.
“… Per gli organici del personale amministrativo addetto agli uffici giudiziari si registra una percentuale di scopertura nazionale del 26,19% (43.304 posti in pianta organica contro solo 32.216 presenti), superiore a quella dell’anno precedente, nonostante le recenti immissioni, tra l’altro, di n. 1.927 dipendenti, di cui 807 assistenti giudiziari.
L’età media del personale è sempre molto elevata (54 anni). Nonostante le recenti assunzioni di assistenti giudiziari e funzionari, viene da tutti segnalato un quadro che non potrà che aggravarsi con i previsti prossimi pensionamenti del personale attualmente in servizio, con conseguente perdita di qualificate professionalità”.
“… Gli uffici giudiziari di merito, per ovviare alla carenza di personale amministrativo, hanno fatto frequente ricorso alla istituzione di tavoli tecnici e alla sottoscrizione di protocolli con Enti locali, Ordini forensi e Camere penali al fine di fornire risposta alle varie problematiche organizzative, conseguenti anche alla carenza delle risorse umane.
Alcuni uffici giudicanti, anche di livello distrettuale, hanno sottoscritto protocolli, linee guida o altri analoghi piani organizzativi finalizzati a rendere più efficiente la gestione dei procedimenti, stabilendo, d’intesa con gli Uffici requirenti e l’Avvocatura, le priorità di trattazione dei processi che tengono conto delle indicazioni normative relative agli affari urgenti (art. 132-bis disp. att. cod. proc. pen.), delle realtà e territoriali, nonché della capacità di definizione dei singoli.
Si tratta di iniziative rilevanti, di notevole impatto e condivise con tutti gli attori coinvolti che delineano buone prassi volte ad assicurare, pure a fronte delle drammatiche carenze di risorse umane e finanziarie, l’efficienza complessiva del servizio nel rispetto del canone costituzionale del giusto processo e dei criteri di conoscibilità e trasparenza dell’azione giudiziaria…”.
b) le strutture
“…Sulla base delle segnalazioni che provengono dai distretti, il quadro nazionale delle risorse materiali si presenta particolarmente deficitario per quanto riguarda l’edilizia giudiziaria e penitenziaria.
La generalità degli uffici giudiziari presenta significative carenze strutturali, necessità di interventi di manutenzione straordinaria, anche per quello che riguarda gli impianti tecnici e di sicurezza, e una complessiva inadeguatezza degli spazi resa particolarmente evidente dalla necessità di adottare, a causa della pandemia, misure di distanziamento particolarmente incisive nell’accesso agli uffici e nella permanenza all’interno di essi di professionisti e utenti.
L’edilizia penitenziaria e le strutture dell’esecuzione penale esterna mostrano da anni gravi deficit di capienza e una significativa vetustà degli edifici che hanno determinato l’ormai endemica problematica del sovraffollamento carcerario…”.
“… Molti distretti segnalano la crescente difficoltà conseguente alla modifica del sistema di gestione della manutenzione degli uffici giudiziari (legge n. 190/2014), in virtù della quale le spese obbligatorie degli uffici giudiziari previste dalla legge n. 392 del 1941 sono state trasferite, a decorrere dal primo settembre 2015, dagli enti locali al Ministero della Giustizia che, a sua volta, le ha in massima parte delegate ai Presidenti delle Corti di appello.
I vertici distrettuali evidenziano che, nonostante la razionalizzazione dell’attività delle Conferenze Permanenti distrettuali e circondariali e la costituzione di strutture amministrative dedicate alle competenze delegate in materia di procedure a evidenza pubblica, permangono gravi criticità per la mancanza di personale tecnico e delle necessarie competenze manageriali...”.
c) gli strumenti
“…Anche le altre dotazioni strumentali degli uffici giudiziari palesano una situazione di generale inadeguatezza… .
Se si eccettua la dotazione informatica delle singole postazioni di lavoro, generalmente adeguata, il complesso del sistema, inclusi i più rilevanti sistemi della rete (rete geografica e degli uffici; rete wireless; sale server; ecc.), i sistemi centralizzati (posta elettronica, anche certificata; sicurezza; assistenza) e le principali applicazioni del sistema giudiziario (processo civile telematico; sistemi gestionali del settore civile e penale; ecc.), mostrano palesi segni di obsolescenza e inadeguata manutenzione da cui, purtroppo frequentemente, derivano blocchi generalizzati e ripetuti di tutta o parte del sistema informatico.
Del tutto inadeguata, salvo taluni uffici di rilievo nazionale, si presenta la situazione della mobilità di servizio a causa di mezzi obsoleti, privi di adeguata manutenzione e, comunque, inadeguati alle necessità degli uffici giudiziari distribuiti sul territorio nazionale.
Molti uffici territoriali segnalano l’insufficienza di aule attrezzate per la video conferenza e la scarsa funzionalità del servizio svolto dal fornitore esterno, con disservizi e allungamento della durata del processo, nonostante la possibilità di utilizzo processuale di tale utile e innovativo strumento sia stata recentemente estesa e incrementata (artt. 134-bis e 146-bis disp. att. cod. proc. pen.)”.
IN SINTESI:
– ORGANICO
MAGISTRATURA ORDINARIA: mancano 1843 magistrati (pari al 12,61 %);
MAGISTRATURA ONORARIA: mancano 3489 magistrati (pari al 39,84%);
PERSONALE AMM.TIVO: mancano 11.088 cancellieri (pari al 26,19%);
– EDIFICI:
problemi e ritardi nella manutenzione ordinaria
mancanza di manutenzione straordinaria anche degli impianti
inadeguatezza degli spazi
vetustà
sovraffollamento carcerario
– STRUMENTI
informatici: palesi segni di obsolescenza e inadeguata manutenzione
vetture: mezzi obsoleti privi di adeguata manutenzione, insufficienti
videoconferenza: aule insufficienti, scarsa funzionalità del servizio
COMMENTO
Appare evidente che, in questa situazione, parlare di riforme è del tutto inutile. Non è cambiando (per l’ennesima volta) le leggi che regolano il funzionamento del processo che si possono risolvere questi problemi, ma solo investendo per assumere personale ed acquistare il necessario ed affidando la gestione a soggetti dotati di adeguata formazione manageriale.
to be continued …