L’arbitrato, la cd. “giustizia privata”, rientra nei “metodi alternativi per la risoluzione delle controversie (ADR – Altenative Dispute Resolution).
Consiste nell’accordo con cui le parti demandano la soluzione della controversia che le contrappone ad un terzo, l’Arbitro, rinunciando in tal modo a rivolgersi all’Autorità Giudiziaria statale.
L’Arbitro, che può essere una persona singola oppure un collegio di tre o cinque persone, decide la controversia in base alle regole stabilite dalle parti o dettate dal codice di procedura civile.
La decisione arbitrale, detta Lodo, ha la stessa efficacia vincolante di un contratto quando l’arbitrato è “irrituale” ossia segue le regole predisposte dalle parti e di una sentenza quando l’arbitrato è “rituale” ossia segue le regole dettate dal codice di procedura civile.
I vantaggi dell’arbitrato sono molteplici: velocità, riservatezza, competenza e limitata impugnabilità.
L’arbitrato può essere utilizzato in quasi tutti i settori del diritto (l’art. 806 c.p.c. esclude solo le controversie aventi ad oggetto “diritti indisponibili” ossia i diritti cui il privato non può rinunciare perchè essi sono espressione anche di un interesse pubblico).
L’arbitrato è il metodo principale di risoluzione delle controversie nel settore agro-alimentare perchè in tutti i contratti tipo e le condizioni generali di contratto predisposte dalle associazioni di categoria è presente una clausola arbitrale.
La giurisdizione privata meglio si adatta, per velocità e flessibilità, alle problematiche del settore agroalimentare che, avendo ad oggetto merce deperibile destinata al consumo, devono essere risolte rapidamente, in modo competente e con decisioni difficilmente modificabili.
Non è pensabile, infatti, che la commercializzazione di una partita di merce debba attendere la conclusione di un ordinario giudizio avanti all’Autorità Giudiziaria di primo o secondo grado.
La difesa degli interessi dei clienti in arbitrato nonchè la partecipazione ai procedimenti quale arbitro costituisce una delle principali specializzazioni dello studio, specialmente in materia agroalimentare ove l’avv. Rebellato, da più di un decennio, patrocina arbitrati amministrati dall’Associazione Granaria di Milano, dall’AGER Bologna, dalla Cerealsemi di Genova, dal GAFTA e dal FOSFA di Londra, dalla Paris Grain Trade Association (Incograin) di Parigi e dalle Camere Arbitrali istituite presso le Borse Merci di Vienna, Stoccarda e Norimberga.
Forte di questa esperienza, lo studio propone anche un proprio servizio di arbitrato chiamato SLR 20 (clicca qui per maggiori informazioni)
Di seguito un’indice ragionato dei post relativi a questa materia presenti nel blog dello studio:
- Le condizioni generali di contratto nella compravendita di prodotti agricoli e l’arbitrato – cenni generali
- Contratto internazionale di compravendita di cereali, arbitrato, difetto di giurisdizione del giudice ordinario
- Contratto internazionale di compravendita di cereali, arbitrato: ancora una pronuncia sul difetto di giurisdizione del giudice ordinario
- Arbitrato GAFTA e condizioni generali di contratto – inadempimento e risarcimento del danno
- Arbitrato societario: rilievo d’ufficio nullità della clausola arbitrale ex art. 34 D.Lgs. 5/2003 – limiti
- Mutatio libelli ex art. 1453 c.c. ed arbitrato: Trib. Padova 917 – 2021
- Clausola arbitrale a favore della Borsa dei Prodotti agricoli di Vienna
- Compravendita di cereali, contestazioni e clausola arbitrale