L’agricoltura biologica – fondamento normativo
La definizione di “agricoltura biologica” è contenuta nei considerando nn. 1 – 2 – 3 del Reg. UE 834/2007 intitolato alla “produzione biologica ed all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento n. 2092/91”, che così recitano:
“ 1) La produzione biologica è un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione agroalimentare basato sull’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e una produzione confacente alle preferenze di taluni consumatori per prodotti ottenuti con sostanze e procedimenti naturali. Il metodo di produzione biologico esplica pertanto una duplice funzione sociale, provvedendo da un lato a un mercato specifico che risponde alla domanda di prodotti biologici dei consumatori e, dall’altro, fornendo beni pubblici che contribuiscono alla tutela dell’ambiente, al benessere degli animali e allo sviluppo rurale.
(2) Il contributo del settore dell’agricoltura biologica è in aumento nella maggior parte degli Stati membri. La domanda dei consumatori è cresciuta notevolmente negli ultimi anni. Le recenti riforme della politica agricola comune, con l’accento da esse posto sull’orientamento al mercato e sull’offerta di prodotti di qualità confacenti alle esigenze dei consumatori, saranno probabilmente un’ulteriore stimolo per il mercato dei prodotti biologici. In questo contesto, la normativa sulla produzione biologica assume una funzione sempre più rilevante nell’ambito della politica agricola ed è strettamente correlata all’evoluzione dei mercati agricoli.
(3) Il quadro normativo comunitario che disciplina il settore della produzione biologica dovrebbe porsi come obiettivo quello di garantire la concorrenza leale e l’efficace funzionamento del mercato interno dei prodotti biologici, nonché di tutelare e giustificare la fiducia del consumatore nei prodotti etichettati come biologici. Dovrebbe inoltre proporsi di creare le condizioni propizie allo sviluppo del settore, in linea con l’evoluzione della produzione e del mercato.”
Si noti che l’agricoltura biologica europea è una “creazione legislativa”, non commerciale. L’obiettivo della UE, infatti, era quello di tutelare i piccoli produttori locali ed un mercato di nicchia. In vent’anni, invece, l’agricoltura biologica ha avuto uno sviluppo ed una crescita geometrici. In Italia, secondo i dati ufficiali del SINAB (Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica, ossia la divisione del MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) che si occupa della materia) ben 1.796.363 ettari di terreno erano coltivati con metodo biologico al 31/12/2017 con una crescita del 20% rispetto all’anno precedente.
Si tratta di un sistema produttivo e commerciale estremamente ampio (che si estende “dalla terra alla tavola”), complesso e specializzato, regolato da una normativa stratificata in continua evoluzione, e di non facile attuazione per:
– la mole enorme della produzione;
– l’ambito mondiale della stessa e, quindi, del commercio dei prodotti;
– la complessità delle procedure di certificazione e controllo previste dalla legge.
To be continued …