Phone claims: addebiti per servizi non richiesti
Accade spesso, e quasi a tutti, di rimanere senza credito telefonico o di notare piccoli addebiti sconosciuti nella fattura inviata dall’operatore.
Gli importi, molto spesso minimi, lasciano i più indifferenti oppure generano qualche inutile chiamata al servizio clienti per avere spiegazioni che, molto spesso, non portano a nulla.
La legge, però, attribuisce tutela al cittadino anche in questa situazione in cui i valori economici in gioco sono minimi.
Sono già tre le sentenze emesse dal Giudice di Pace di Bassano del Grappa che hanno condannato due delle maggiori compagnie telefoniche alla restituzione di quanto addebitato in eccesso nonchè al risarcimento del danno.
Il danno viene quantificato in relazione alla durata del periodo in cui sono stati applicati all’utente i servizi non pattuiti.
Per l’effetto, anche addebiti di pochi spiccioli possono determinare, se protrattisi a lungo nel tempo, il diritto ad ottenere un cospicuo risarcimento.
Nelle tre sentenze citate, il Giudice di Pace ha condannato le compagnie telefoniche al pagamento di euro 5.000,00 in un caso (il massimo possibile avanti a questa Autorità Giudiziaria), 1.200,00 nel secondo e 1.700,00 nel terzo.
Il tutto oltre alla restituzione delle somme pagate in eccesso, alla cancellazione delle somme richieste indebitamente (e non pagate) per questi servizi ed al rimborso delle spese di lite.
La prima sentenza è passata in giudicato, le altre due sono state impugnate dalla compagnia telefonica.
Le tre cause sono state patrocinate dall’avv. Rebellato.
Attualmente sono pendenti avanti al Giudice di Pace di Bassano del Grappa altri sei giudizi relativi alla medesima questione.