La situazione della giustizia in Italia nel 2020 – pillola n. 3
Il 29 gennaio è stato inaugurato presso la Corte di Cassazione l’anno giudiziario. Nel corso della cerimonia il Primo Presidente della Corte dott. P. Curzio, ha presentato la “Relazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2020” che fa il punto sull’andamento del sistema nel periodo 30.06.19 – 30.06.20 per la giurisdizione ordinaria (di primo e secondo grado) e nel periodo 01.01 – 31.12.2020 per quanto riguarda la Cassazione.
Durante la cerimonia hanno preso la parola anche il Vice Presidente del CSM, il Ministro di Giustizia, l’Avvocato Generale dello Stato e il Presidente del Consiglio Nazionale Forense.
Il giorno successivo, 30 gennaio, la medesima cerimonia di inaugurazione si è svolta presso tutti i distretti di Corte d’Appello.
In questo post e nei successivi si darà brevemente conto delle osservazioni più rilevanti che emergono dalle varie relazioni.
RELAZIONE SULL’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA IN ITALIA NELL’ANNO 2020 DA PARTE DEL PRIMO PRESIDENTE DELLA CORTE DI CASSAZIONE DOTT. P. CURZIO
a) dati statistici sui procedimenti penali
al 30.06.2019 sono pendenti 2.670.529 procedimenti
al 30.06.2020 sono pendenti 2.644.787 procedimenti
incremento: – 1,0%
Il trend dei procedimenti pendenti non è uniforme
– Giudice di Pace: + 9 %
– Tribunale: + 0,7%
– Corte d’Appello: + 0,5 %
– Cassazione: + 35,7 %
Il notevole aumento delle pendenze in Cassazione è frutto del blocco delle attività conseguente allo scoppio della pandemia nel marzo 2020 e si è normalizzato nel secondo semestre 2020 (+ 3,8%).
Va notato che, nel primo semestre 2020, sempre per effetto delle restrizioni conseguenti allo scoppio della pandemia, è notevolmente diminuito anche il numero dei nuovi procedimenti penali iscritti.
b) la durata dei processi penali:
– Giudice di pace: 342 gg (+ 52%)
– Tribunale: 478 gg (+ 21,9%)
– Corte d’Appello: 1038 gg (+ 23,6%)
– Cassazione : 287 gg (+ 111 %)
Questi dati, allarmanti, ben evidenziano le conseguenze del blocco dell’attività giudiziaria dovuto alla pandemia sulla durata media dei processi. Va ricordato che tali dati sono parametrati al 30/6 per quanto riguarda gli uffici giudiziari di merito ed al 31/12 per quanto riguarda la Cassazione. Quindi, per gli uffici giudiziari di merito sono pesantemente influenzati dal “lockdown” del marzo/maggio 2020 mentre per la Cassazione il raddoppio della durata è connesso, da un lato, al blocco delle attività conseguente alla pandemia e, dall’altro, alla rigidità del rito di legittimità che non può essere alterata. Durante il “lockdown”, infatti, sono saltate non solo tutte le udienze in cui è necessaria la presenza delle parti, ma anche quelle celebrate in camera di consiglio che costituiscono il 60% dell’attività della Corte.
c) la prescrizione dei reati
– GIP – decreti di archiviazione indagati noti: 43.745
– Giudice di Pace – dibattimento: 1.918
– GUP e Tribunale ordinario: 37.275
– Corte d’Appello: 29.725
– Cassazione: 861
In termini percentuali, nel 2019 sono stati dichiarati prescritti:
– in fase di indagini il 38,6 % dei procedimenti (2018: 42,7%);
– in primo grado il 32,9 % dei procedimento (2018: 30,6);
– in appello il 26,2% dei procedimenti (2018: 24,2%).
c) le modalità di definizione dei procedimenti pendenti in Procura:
– richiesta di archiviazione: 35%
– richiesta di rinvio a giudizio ordinario: 6%
– richiesta di citazione diretta a giudizio: 18 %
– richiesta di riti alternativi: 14 %
d) esito dei processi di primo grado:
– giudizio ordinario: 50,5% assoluzione – 40,5 % condanna
– giudizio immediato (opp. dec. pen.): 67,1 % assoluzione – 29,6 % condanna
– giudizio immediato: 23,2 % assoluzione – 57,9 % condanna
– giudizio direttissimo: 39,1 % assoluzione – 54,8 % condanna
– giudizio abbreviato (in direttissimo) : 8,9% assoluzione – 85,3% condanna
– giudizio abbreviato (in ordinario): 26,7% assoluzione – 64,1 % condanna