Il diritto al tempo del coronavirus: la giustizia bloccata
Iniziano ad affluire i dati sul funzionamento dei tribunali italiani in questo periodo.
a) protocolli per l’accesso agli uffici, la disciplina delle udienze, i depositi etc: 200 (8 kg di carta – fonte Ordine Avvocati Roma)
Un elenco dei protocolli penali è stato raccolto dalle Camere Penali. Per leggerlo cliccare qui
b) udienze penali
periodo 12 / 20 maggio – celebrati il 20 / 25 % dei processi fissati
Tribunale di Ancona : 20 processi su 200 (media);
Tribunale di Bologna : 32 processi su 38 avanti al Collegio; 188 su 656 avanti al Giudice monocratico;
Corte d’Appello Cagliari: 3 processi celebratiM
Tribunale di Cagliari: 30 avanti al Collegio, 127 avanti al Giudice monocratico;
Tribunale e Corte d’Appello di Campobasso: le udienze riprenderanno il 1 giugno (in presenza);
Corte d’Appello di Firenze: dal 1 giugno prevista la celebrazione del 100% dei processi. Attualmente ne vengono celebrati il 40%;
Tribunale di Firenze: celebrati 40 procedimenti su 200.
Tribunale di Genova: viene data preferenza ai processi con rito alternativo (patteggiamento, abbreviato etc) ed alle udienze di discussione. Rinviato tutto il resto;
Corte d’Appello de L’Aquila: pieno regime;
Tribunale di Lecce: celebrate solo udienze con detenuti;
Corte d’Appello di Palermo: pieno regime;
Tribunale di Roma: (non esiste protocollo) celebrati 366 processi in otto giorni per 9 sezioni. Per avere un termine di paragone, le Camere Penali fanno riferimento alla X sezione che ha trattato 45 processi su 223;
Corte d’Appello di Roma: 33 processi celebrati.
c) udienze civili
Secondo l’Unione delle Camere civili è stato celebrato in media il 15% dei procedimenti.
Vengono inoltre segnalate situazioni particolari.
Un giudice della prima sezione civile del Tribunale di Messina ha concesso per le memorie, a pena di inammissibilità, un massimo di due pagine per 24 righe ciascuna, carattere 14 (la legge non prevede nessun limite formale per le memorie)
c) cancellerie
aperte solo per appuntamento, con orari diversi da ufficio ad ufficio. Possibili contatti telefonici o via mail a seconda degli uffici.
Le Camere civili lamentano che spesso nelle cancellerie i telefoni squillano a vuoto e le mail non ottengono risposta.
Si riscontrano ritardi (anche di settimane) nell’accettazione degli atti depositati telematicamente.
D’altro canto, il personale di cancelleria risulta presente fisicamente in ufficio in numero ridotto per ragioni di sicurezza e non ha accesso al sistema da remoto, il che rende molto difficile lo smart working.
Statistiche di studio:
– udienze di processi civili celebrate dal 23/2 al 30/6 su quelle fissate: 28 % (solo udienze da remoto e trattazione scritta)
– udienze di processi penali celebrate dal 23/2 al 30/6 su quelle fissate: 0% (dibattimenti ordinari)
– rinvii: da luglio 2020 a maggio 2021
I dati permettono alcune riflessioni:
- la situazione è molto disomogenea;
- il “sistema giustizia” è ancora in gran parte bloccato;
- il processo telematico ha evitato il blocco totale della giustizia civile;
- le riforme urgenti in materia di udienze da remoto non hanno ancora prodotto gli effetti sperati;
- la nuova disciplina del processo penale da remoto presenta numerosi problemi di applicazione pratica e, soprattutto, di legittimità costituzionale;
- l’arretrato che questa situazione sta creando andrà a pregiudicare l’efficienza del sistema giustizia per molto tempo in futuro;
- la situazione logistica e le capacità di adattamento dei singoli uffici e magistrati fanno la differenza.
Fonti dei dati:
– Unione delle Camere Penali
– Unione delle Camere Civili
– Sole 24 Ore
– Statistiche di studio