La situazione della giustizia in Italia – pillola n. 3
Il 30 gennaio si è svolta presso la Corte di Cassazione la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.
Nell’occasione il primo presidente della Corte dott. G. Mammone, ha pronunciato la “Relazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2019” in cui sono contenute importanti osservazioni quanto alla situazione reale del settore.
Di seguito e nei prossimi post una selezione delle considerazioni più importanti:
Di seguito e nei prossimi post una selezione delle considerazioni più importanti:
Il giudizio d’appello penale : durata media, “tempi di attraversamento” e prospettive di riforma
(pag. 24 – 25)
“… la durata media nel grado di appello ha registrato una ulteriore riduzione (- 2,4 %: da 861 a 840 giorni), pur attestandosi su elevati valori assoluti dai quali verosimilmente deriva il notevole tasso di incidenza delle prescrizioni nel grado, pari al 25% circa dei procedimenti definiti dalle Corti di appello.
…
È bene nuovamente rimarcare, con riguardo alla durata del giudizio di appello, che buona parte dei quasi due anni e mezzo che esso attualmente richiede sono imputabili a “tempi di attraversamento” che nulla hanno a che vedere con la celebrazione del giudizio
(attesa degli atti di impugnazione; collazione degli stessi; avvisi alle parti; predisposizione dei fascicoli da trasmettere alla Corte d’appello; trasmissione degli stessi; registrazione; fissazione del giudizio; avvisi alle parti), sicché lo snellimento delle procedure legali, l’attribuzione di maggiori risorse umane e tecnologiche e un migliore utilizzo di esse potrebbe ridurre drasticamente la durata media del secondo grado.
In particolare, il tempo di attraversamento potrebbe certamente ridursi in modo considerevole per mezzo della semplificazione delle regole concernenti la presentazione dell’impugnazione (consentita presso qualunque ufficio giudiziario, con conseguente notevole lasso temporale per la trasmigrazione degli atti e incertezza circa l’irrevocabilità della decisione), le notificazioni e gli avvisi (da effettuarsi al domicilio dell’imputato, anziché presso il difensore, con conseguente prolungamento dei tempi), mentre maggiori risorse umane e tecnologiche potrebbero restringere i tempi di predisposizione e trasmissione del fascicolo (finalmente elettronico)… . “
In particolare, il tempo di attraversamento potrebbe certamente ridursi in modo considerevole per mezzo della semplificazione delle regole concernenti la presentazione dell’impugnazione (consentita presso qualunque ufficio giudiziario, con conseguente notevole lasso temporale per la trasmigrazione degli atti e incertezza circa l’irrevocabilità della decisione), le notificazioni e gli avvisi (da effettuarsi al domicilio dell’imputato, anziché presso il difensore, con conseguente prolungamento dei tempi), mentre maggiori risorse umane e tecnologiche potrebbero restringere i tempi di predisposizione e trasmissione del fascicolo (finalmente elettronico)… . “
to be continued
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